Uno degli aspetti interessanti della fotografia intesa come pratica artistica è l’accessibilità. A differenza della pittura o della scultura chi vuole praticare la fotografia non deve necessariamente essere dotato di un talento particolare. Anch’io potrei dedicarmi alla pittura ma definire astratte le mie opere non giustificherebbe la mia incapacità.

Con la fotografia è diverso. Si acquista la macchina fotografica, si studia la tecnica, la composizione e si esce a fotografare il mondo. La bravura, il talento possono essere acquisiti col tempo e con la pratica. Si può sviluppare una certa sensibilità ed è col tempo che si inizia a vedere il mondo sotto forma di luci, ombre, forme, linee, contrapposizioni e via dicendo. Inutile dire che non tutti sono fotografi o meglio Fotografi. Come per le altre arti figurative un minimo di talento, inventiva e sensibilità la devi possedere.

L’iter del fotografo non è sempre questo. Per alcuni l’acquisto della macchina fotografica è l’ultimo passo ma credo siano le eccezioni. La scelta di porre l’acquisto della macchina fotografica come primo punto è più che volontaria e vi spiego il perché.

Fare fotografie oggi sembra dipendere innanzitutto da una scelta iniziale quasi irreversibile: Canon o Nikon. È una cosa che mi ha fatto sempre ridere, capisco il marketing,capisco l’identificarsi con il marchio ma com’è possibile che la prima domanda che ti viene posta quando dici di essere un fotografo è questo :’Canon o Nikon’? È un discorso che faccio fatica ad accettare. Sinceramente non me ne frega nulla della marca, non ne faccio una scelta di vita a me interessa la fotografia. Oggi si è sempre più convinti che sia la macchina a ‘fare’ la foto perciò se piace una fotografia è solo perché hai una reflex full frame super, mica perché hai studiato la luce o l’inquadratura per mezz’ora. Da qui parte la rincorsa al megapixel, al teleobiettivo top di gamma e via dicendo.

La fotografia si è rivolta presto al grande pubblico proponendo nuovi corpi macchina, nuovi obiettivi, treppiedi, flash e potrei continuare per ore. La figura del fotoamatore non è nata oggi ma si è evoluta. Con l’avvento del digitale (e delle tecniche di post produzione) secondo me l’accessibilità della fotografia e la sua fruibilità hanno portato alla nascita di un Fotoamatore tecnologicamente evoluto pronto ad accumulare corpi macchina e obiettivi per le sue foto domenicali.

Dov’è il problema? Nessun problema, ognuno è libero di acquistare tutto il catalogo Nikon o Canon. Semmai si è dimenticati di una cosa, la semplicità. Fare una fotografia alle volte è la cosa più semplice del mondo, la realtà è davanti ai nostri occhi basta solo fermarsi studiare la scena e scattare.

I più grandi fotografi lo sono diventati possedendo una macchina fotografica, il più delle volte a telemetro, con un obiettivo fisso (35 o 50 mm). Tutto qui. Le loro foto sono immortali e verranno ricordate per sempre pur non avendo mai fatto la scelta fra Nikon o Canon. Le foto di Cartier-Bresson sono state studiate, aspettate, previste dal fotografo. La Leica è stata solo il mezzo per ottenerle. È il fotografo a decidere la sua visione del mondo, non la macchina. Ancora oggi molti professionisti continuano a lavorare con questo tipo di attrezzatura (ci sono casi e casi a seconda del genere fotografico praticato).

La semplicità e l’osservazione della realtà. Signore e signori: la fotografia.

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